Vai direttamente ai contenuti

Maglie di lana: tipologie, qualità, manutenzione

Maglie di lana: tipologie, qualità, manutenzione
Le maglie di lana ci accompagnano da migliaia di anni e tuttora, grazie alla loro insuperabile proprietà di isolamento termico, vengono largamente usate. É infatti, il tessuto invernale per eccellenza, da sempre associato al confortante “calduccio” di cappotti, cappelli, maglioni e coperte. É quindi d’obbligo un distinguo sui vari tipi di lana in commercio. Oggi, con questo materiale, oltre alle maglie di lana vengono prodotti numerosi capi d’abbigliamento, merito della poliedricità della lana, disponibile in diversi pesi, tessuti e colori. La lana è una fibra tessile di origine animale, che viene estratta tramite un’operazione chiamata tosa. La versatilità dei capi in lana è data dal fatto che esistono molteplici animali da cui è possibile ricavare delle lane di qualità differenti. Le migliori maglie di lana in termini di qualità sono di Merina e Cashmere. La più pregiata in assoluto è la lana Merina: è molto fine, morbida e soffice. La lana cashmere è persino più fine di quella merina, ma a causa della sua delicatezza ha meno resistenza e si usura più facilmente (l’effetto dell’usura di questo tessuto è il fenomeno del pilling). I migliori capi in cashmere sono tradizionalmente confezionati in Scozia e in Italia. La lana merinos, originaria della Spagna oggi largamente diffusa in tutto il mondo. Un’altra tipologia di lana di grande qualità è l’angora. É tra i meno resistenti motivo per cui solitamente è utilizzato per produrre filati mescolati con altre lane pregiate, ma meno costose, come il mohair o l’alpaca. Per proseguire nell’esplorazione delle lane va certamente considerato mohair, la lana più simile alla seta per la lunghezza e la lucentezza. Lo spessore è decisamente più grosso rispetto alle altre qualità fin qui analizzate e per questo è estremamente resistente e adatto alle tinture.
Ecco i principali passaggi che portano alla creazione di una maglia di lana:
  • Classificazione – Le fibre di lana più uniformi e di maggiore lunghezza vengono pettinate, quelle più corte no.
  • Lavaggio – Tutti i tipi di lana vengono lavati con acqua calda e detergente per togliere la lanolina, il grasso presente nel vello. Poi viene raccolto ed utilizzato per la produzione di cosmetici.
  • Cardatura – Questa operazione toglie le ultime impurezze e trasforma la fibra in uno stoppino di lunghezza continua.
  • Pettinatura – Viene effettuato solo per le fibre classificate lunghe all’inizio. In questa fase i nastri passano attraverso dei pettini che li lisciano e li rendono perfettamente paralleli;
  • La stiratura – Assottiglia la fibra.
  • Torcitura – Unisce più nastri in un filo continuo.
  • Tessitura o Lavorazione a maglia – Permette di ottenere il tessuto vero e proprio.
  • Possibili finissaggi – Rientrano in questa fase la tintura, il lavaggio e la stiratura.
Durante gli ultimi anni, per garantire un maggiore uso e minor usura del capo, si realizzano delle miscele tra lane nobili e filati tecnici. Questo garantisce un più semplice mantenimento del capo, e un minor rischio di essere rovinato per l'usura (fenomeno del pilling).
Come possiamo non rovinare questi filati pregiati nel tempo? Mai capitato di averne rovinata una lavandola in lavatrice? La risposta è abbastanza scontata… se questi capi vengono lavati senza particolari accortezze con detersivi comuni in acqua calda, il risultato, il più delle volte, è un irreparabile restringimento, o infeltrimento e perdita di colore. Per sapere come lavare alla perfezione il vostro capo di lana e sapere come fare per non ottenere i “pallini” (pilling) ti invitiamo a leggere i nostri precedenti articoli del blog. Se sei curioso/a di provare tutte le tipologie di lane che abbiamo citato vieni a trovarci nel nostro punto vendita. Saremo felici di crearti un caldo e confortevole completo pronto per l’inverno.

Il tuo carrello è vuoto